Sin da quando è nato il make up il mascara secco era il più desiderato poichè permetteva ad ogni donna di mettere in risalto lo sguardo
Erano i primi anni del ‘900 e i cosmetici iniziavano a diffondersi sempre di più: nulla a che vedere con il mercato beauty di oggi, ma ciprie, mascara e belletti diventavano a poco a poco dei prodotti irrinunciabili. Il mascara tra tutti era il più desiderato: nero e intenso, permetteva ad ogni donna di mettere in risalto lo sguardo, proprio come oggi.
Il mascara però non è sempre stato liquido e nel packaging a tubo come lo conosciamo oggi, bensì era secco.
Il mascara di inizio ‘900 assomigliava più ad un odierno ombretto, nero, opaco e polveroso. Era spesso contenuto in confezioni lussuose, dal metallo alla carta, quasi sempre nelle sfumature del rosso e dell’oro, i due colori per eccellenza dei packaging vintage del mondo beauty. Ma come si applicava? Il mascara era accompagnato da un pennellino: nella maggior parte dei casi si trattava di una vera e propria mini spazzolina dalle setole semi rigide. Per rendere possibile l’applicazione, al mascara polveroso venivano aggiunte delle gocce di acqua che lo rendevano cremoso.
Il prodotto rivoluzionario che vi cambierà la vita
Si può utilizzare anche come eyeliner È in vendita su Sephora.com al costo di 25 dollari ma attualmente è sold out. Monitorare il riassortimento per riempire la pancia, ops il carrello!
E’ più igienico Se si pensa al push-up perpetuo dei tubi di mascara classici e all’immersione dello scovolino…
E’ meno disomogeneo Immergere lo scovolino due o più volte non permette di agganciare i pigmenti in maniera limpida e costante. Il rischio? Grumi su grumi.
E’ più facile da applicare e riapplicare Il motivo? Il pigmento “raschiato” assicura molta più fluidità nell’applicazione. Esiste un segreto, anzi due: pratica e pazienza.
Può essere usato anche per le sopracciglia La polvere è perfetta per riempire le sopracciglia, scurirle e definirle al meglio.